Quando Stan - l'istruttore con cui avevo litigato piú volte sin dal primo giorno - mi abbracció e disse "Ora sei una di noi. Ho sempre saputo che saresti diventata una dei migliori", mi sentii sul punto di svenire.
"Nessuno si riprende dalla sua prima uccisione... dalle sue prime uccisioni... con facilità. Persino se si ha a che fare con degli Strigoi... Tecnicamente, si tratta comunque di togliere una vita. E' difficile fare i conti con una cosa del genere. E dopo tutto quello che hai passato..." Sospiró, poi si sporse in avanti e mi prese la mano. Le sue dita erano proprio come le ricordavo, lunghe e forti, piene di calli dovuti agli ani di allenamenti. "Quando ho visto la tua espressione.... quando ti abbiamo trovata in quella casa... non puoi immaginare come mi sia sentito" Deglutii " Come... come ti sei sentito?" "Devastato, afflitto. Eri viva, ma il tuo aspetto.... pensavo che non ti saresti mai piú ripresa. E il pensiero che fosse successo quando sei ancora cosí giovane mi lacerava". Mi strinse la mano. "ti riprenderai, ora lo so e ne sono felice. Ma non l'hai ancora fatto.[...]".
Feci per voltarmi; poi, d'improvviso, lo sentii dire "No". Mi girai per guardarlo. "Cosa?" Resse il mio sguardo, e qualcosa di caldo e meraviglioso e intenso balenó tra di noi. "No" ripetè. "Ho detto di no. A Tasha." "Io..." richiusi la bocca prima che la bocca mi si spalancasse del tutto. "Ma... perchè? Era una occasione unica. Avresti potuto avere un figlio. E lei... lei, sai, era pazza di te..." [...]"Si, è vero, lo era. Lo è. Ed è per questo che ho dovuto dirle di no, Non avrei potuto ricambiare... non avrei potuto darle quello che voleva. Non quando..." Fece qualche passo verso di me. "Non quando il mio cuore è altrove."
"Tasha Ozera è una donna meravigliosa. E' bella e coraggiosa. Ma non..." "Non ti capisce" finii. Annuí. "Lo sapevo, Ma desideravo comunque quella relazione. Sapevo che sarebbe stato semplice e che lei avrebbe potuto tenermi lontano da te. Credevo di poterti dimenticare." Avevo pensato la stessa cosa di Mason. "Ma lei non c'è riuscita." "Si. E, quindi.... ecco il problema." "Perchè stare insieme sarebbe sbagliato, per noi." "Si." "Per via della differenza di età. "Si." "Ma soprattutto perchè saremo i guardiani di Lissa e dobbiamo concentrarci su di lei, non su di noi." "Si." [...] "Bè" dissi alla fine, "per come la vedo io, non siamo ancora i guardiani di Lissa." Mi irrigidii in attesa della risposta. [...] Invece mi bació.
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